La difficile vita di Paulie


Paulie è sempre stato un tipo molto aggressivo, e le sue espressioni erano sempre cupe e opache, per una vita difficile, fondata sul furto, fondata sulla mafia. I suoi genitori non erano che normali cittadini, il padre, Giovanni, così come la madre Giulia, erano due semplici contadini siciliani, emigrati in America in seguito alla morte del padre e della madre di Giovanni, che sconvolse la già difficile vita di quello che all’epoca, nel 1895, era un aggressivo ragazzo di nome Paulie. #Mafia

Paulie

Fin da ragazzo ha sempre aiutato la sua famiglia, trovandosi un onesto lavoro da un certo Boby Bob, un barista che aveva sempre aiutato la famiglia, proprietario del Flame Bar, e dava mance al ragazzo in cambio di alcune commissioni. Ma il bar chiuse, e Paulie era abbastanza grande per trovarsi un lavoro più “lucroso”.

Lavorava in un cantiere, ma il salario non era soddisfacente abbastanza per coprire interamente le spese della famiglia. Nel 1925, quando era ormai quarantenne, conobbe Sam, un ragazzo con il quale fece amicizia. Sam raccontò al suo nuovo amico che gli era stato proposto un lavoro dal signor Salieri, ma entrambi riconoscevano le attività di Salieri illegali, perciò Sam non accettò; ma alla morte di suo padre, Sam ripensò all’offerta. La famiglia andava mantenuta, così Sam pensò che anche se illegalmente la sua famiglia avrebbe avuto più denaro, quindi accettò la proposta e la ripropose anche al suo amico Paulie, che purtroppo accettò.

Iniziò una vita sanguinosa, ma anche ricca, perché quell’epoca, l’epoca del proibizionismo, non era semplice. Solo i ricchi che avevano fatto un colpo grosso stavano “a posto”, ma anche Paulie, anche se non era ricco, pensava di aver lo stesso fatto un colpo grosso. Anche se non lo sapeva, quello era stato l’errore fatale della sua difficile vita. L’errore che lo portò alla Mafia. All’omicidio. Al furto. Alla rapina. Alla morte...


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